venerdì 22 agosto 2008

L'abito che visse due volte/ In tempo di crisi è boom degli abiti fashion usati


Il vintage non è certo una moda recente, ma la crisi economica contribuisce ad accelerare il fenomeno. Così ora spopola "l'abito che visse due volte": secondo un'analisi della Camera di Commercio di Milano, il settore dell'usato è cresciuto infatti del 35% in quattro anni, con quasi 900 nuove insegne, per un totale di 3440 imprese attive tra abbigliamento, arredo e libri.

Come sono cambiate le cose rispetto a vent'anni fa, "quando il mercato del 'second hand' - ricordano Angelo Caroli e Mario Gulmanelli, fondatori di A.N.G.E.L.O, storico 'vintage palace' italiano - vantava ben pochi estimatori". E aggiungono: "La volontà di riutilizzare abiti già appartenuti a chissà chi altro in altre differenti esperienze di vita" si unisce a "il valore ed il fascino di pezzi unici, assolutamente singoli, da rielaborare attraverso il nuovo utilizzo secondo il proprio stile". Perchè il vintage è molto più "uno stile che una moda, perchè fatto anche di emozioni, ricordi, cultura e storia".
In un palazzo di tre piani nel centro di Lugo (Ravenna), Caroli e Gulmanelli hanno raccolto oltre 80mila capi e alcune migliaia di accessori, oltre a proposte d'annata, esposte nell'unico museo permanente dedicato alla storia della moda, le cui "opere" in esposizione possono anche essere noleggiate...CONTINUA

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