mercoledì 27 agosto 2008

Khastegi, il film provocazione sui trans iraniani scandalizza Venezia

Vivere la propria transessualità a Teheran, nel regime più integralista del medioriente. E' destinato a far parlere di sè il film del regista iraniano Bahman Motamedian che in laguna porta la sua opera "Khastegi (Tedium)", il primo dei due film sorpresa della sezione 'Orizzonti' della 65esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. La pellicola è ambientata a Teheran e narra la storia di sette transessuali iraniani che vivono stralci della loro vita sullo schermo.

Le anime dei protagonisti, ragazzi che amano essere ragazze e una ragazza con lo spirito e l'energia di un ragazzo, sono in stridente disaccordo con i loro corpi e questo, soprattutto nella società islamica iraniana, con i suoi precetti religiosi e la sua tradizione patriarcale, è un problema non da poco. "Volevo mostrare l'atteggiamento della società iraniana nei confronti dei transessuali -spiega Bahman Motamedian - cosa non semplice vista la cultura profondamente tradizionale del paese. "Khastegi' è un film sulla 'nostra identità' nel senso più ampio del termine"...LO SPECIALE SU VENEZIA

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