Fiumi di inchiostro, polemiche, veleni… alla fine il 59° Festival di Sanremo a cosa si riduce? A una lunga, a tratti tediosa, teoria di canzoni a cui spesso si addice il diminuitivo. Ieri sera, oltretutto, mi sono trovato sovente a dover spostare le ragnatele dal video per poter assistere allo spettacolo: gente come Al Bano, Fausto Leali, una loffissima Patty Pravo (intoccabile e proprio per questo deludente, imparagonabile alla performance di “E dimmi che non vuoi morire”), Iva Zanicchi, Pupo arrivava direttamente dalla soffitta impolveratissima della discografia italiana.
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